Assopiscine è stata tra i protagonisti a InOut 2024, la fiera dedicata all’outdoor e all’ospitalità, che si tiene dal 9 all’11 ottobre presso l’area Poolwide al Rimini Expo Centre.
Le piscine rappresentano un fattore determinante per le aziende turistiche e per l’hospitality in generale. A rimarcare questo aspetto è stato il presidente di Assopiscine Ferruccio Alessandria, insieme al Direttore Generale di Federalberghi Alessandro Massimo Nucara e al presidente nazionale di FAITA-Federcamping Alberto Granzotto, durante l’incontro con la stampa.
“Il turismo dedicato al wellness, che include il benessere psicofisico e il relax, è in rapida crescita e trasformazione e richiede pertanto progettazioni all’avanguardia” – ha commentato il presidente Ferruccio Alessandria. “In particolare, pensando alla soddisfazione degli utenti e alla crescita sostenibile del comparto è necessario mantenere il focus sui temi della salute, sicurezza e sostenibilità. Da oltre 30 anni siamo impegnati nel garantire sicurezza e qualità delle piscine e siamo portavoce della richiesta di una legge, sul tavolo del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del mare, che regolamenti il comparto garantendo standard elevati di sicurezza e benessere per gli utenti”.
La filiera ha un giro d’affari di circa 4 miliardi di euro compreso l’indotto, con circa 300mila addetti e oltre 5 milioni di utenti. In collaborazione con JEBO (Junior Enterprise Bologna), Assopiscine ha condotto due indagini di mercato sulla filiera, presentate ai soci durante la Fiera.
L’indagine, partendo dai consumi idrici impiegati per la costruzione e per l’utilizzo degli impianti natatori residenziali, dimostra come le piscine, spesso considerate un lusso idrovoro, abbiano un impatto minore di quanto comunemente percepito.
Secondo l’Istat, per ciascun cittadino italiano vengono erogati 236 litri di acqua al giorno, di cui il 36,2% viene sprecato a causa delle perdite della rete di distribuzione, dovute a perdite fisiche, amministrative e consumi non contabilizzati.
L’Italia si presenta come il paese più idroesigente d’Europa, con circa 700.000 impianti dal consumo medio annuo di 16.624.000 m³.
Inoltre, grazie alle innovazioni tecnologiche è possibile mantenere un limitato consumo idrico e ridurre l’impatto ambientale. La presenza di copertura delle piscine riduce l’evaporazione dell’acqua fino al 70%. L’adozione di sistemi automatizzati per la disinfezione e il controllo del ph migliorano la qualità dell’acqua riducendo il ricorso a nuovi consumi e quindi contribuiscono a ridurre i costi.
Il 2023 è stato caratterizzato da una crescente domanda di installazione di piscine in Italia a uso privato, grazie alla maggiore attenzione verso la cura della salute e il benessere fisico e mentale. In particolare, le piscine da giardino e le piscine a sfioro risultano le più richieste, grazie al loro design elegante e moderno. La ricerca ha anche evidenziato come la sostenibilità e l’efficienza energetica siano diventate sempre più importanti per i consumatori, che cercano soluzioni innovative e a basso impatto ambientale.
La dimensione media richiesta dall’utenza varia dai 15 ai 50 m2. Ciascun operatore ha installato in media nel corso del 2023 circa 10 piscine residenziali.
Gli operatori segnalano tuttavia un’eccessiva burocrazia nelle concessioni della costruzione degli impianti residenziali. Come per l’anno precedente, questo è il primo elemento di criticità per uno sviluppo sostenuto del settore. Quasi il 40% delle imprese, infatti, dichiara che il processo burocratico rallenta in maniera significativa e in alcuni casi disincentiva la scelta del consumatore di costruire una piscina nella propria abitazione.
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