Basta spostarsi di dieci chilometri e le case schizzano di prezzo. Lo sanno bene gli agenti immobiliari: ad Abbiategrasso lo stesso identico appartamento si paga di più rispetto a Vigevano. Tutta colpa della viabilità, delle infrastrutture, di una situazione che qui è identica al Dopoguerra.
È a tinte fosche l’analisi di tre agenti immobiliari vigevanesi. Parlano Antonio Vitone, presidente provinciale di Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), Marco Benetti e Francesco Caputo. «La scarsa comunicazione tra Vigevano e la metropoli, dovuta sia alla superstrada che ancora non c’è sia al binario unico, crea un effetto a cascata. Molte aziende che vogliono acquisire una struttura vengono, guardano, esitano e poi mollano scoraggiate proprio dalla viabilità». L’esempio lampante è Pavia: città tradizionalmente senza un tessuto industriale forte, ma servita benissimo dai collegamenti. E, quindi, più cara. «Niente aziende – proseguono gli agenti immobiliari – significa meno lavoro e quindi meno domanda di case». Le statistiche vedono un forte calo della clientela di Milano. La gente che scappa dai prezzi folli del capoluogo non sceglie più Vigevano. Vira su Monza, o Bergamo, o sull’hinterland. «Un altro problema della nostra città – aggiungono Vitone, Benetti e Caputo – è la qualità generale degli immobili. Molti sono obsoleti come funzione interna». La casa della nonna, insomma, col corridoio e il cucinotto. Essendo vecchie, sono quindi meno vendibili a meno che non si sia disposti a spendere per ristrutturarle.
Da sinistra Benetti, Vitone e Caputo
Ma quindi chi compra le case a Vigevano? Fondamentalmente l’anziano che vende la villetta e si trasferisce nel bilocale, i divorziati e le giovani coppie, favorite dalle agevolazioni delle banche sui mutui. Molti stranieri puntano sulle aste giudiziarie. In generale proprio gli extracomunitari sono la maggior parte degli acquirenti. «Riguardo agli affitti – continua l’analisi degli esperti – un po’ è vero che molti non si fidano più per paura di mettersi in casa gente che non paga, anche se noi lavoriamo sulla clientela e quindi cerchiamo di selezionare. Non è trascurabile il numero di insegnanti precari dal sud che condividono case o stanze. Bisogna tenere conto infine dell’effetto bed & breakfast, ormai moltissimi. Si tratta, di fatto, di affitti brevi dedicati ai turisti». Secondo i tre agenti il problema a monte sta nelle scelte politiche sbagliate. Nel mancato recupero di parte del centro storico, ad esempio. O gli autobus, che passano poco e in fermate distanti fra loro. E poi le strade. Le associazioni datoriali lo hanno ripetuto spesso, e gli agenti concordano: «Se i vigevanesi si accorgessero finalmente che, con collegamenti efficienti, il valore delle loro case raddoppierebbe, probabilmente andrebbero a manifestare in piazza Duomo a Milano».
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