Casteltermini si è riappropriato di un pezzo di storia, quello risalente al trentennio 1831-1861. A ricostruire l’epoca è il carteggio di Gaetano Alcamisi. Documentazione che è stata sequestrata durante un controllo, in un mercato dell’antiquariato Palermitano, dal nucleo carabinieri per la Tutela del patrimonio del capoluogo siciliano. A recuperare la preziosa documentazione, nei giorni scorsi, all’Archivio di Stato di Palermo, è stato il comandante della polizia locale di Casteltermini Calogero Sardo. Ed è stato fatto dopo la sentenza del tribunale di Palermo che riassegna i documenti agli aventi diritto, ossia al Municipio di Casteltermini. L’importante fascicolo cartolare preso in consegna da Sardo è relativo a un procedimento civile che vedeva coinvolto l’illustre castelterminese Gaetano Alcamisi.
La documentazione, posta in asta nel 2022, era stata segnalata come di provenienza pubblica dai responsabili del controllo del mercato antiquario della Soprintendenza, che sono intervenuti tempestivamente per bloccarne la vendita e la conseguente dispersione. Si tratta di materiale molto interessante, tra cui si annoverano note indirizzate al sindaco, minute di delibere del
Decurionato, memorie giudiziarie, tutte di epoca preunitaria.
“Ringrazio l’Arma per il meritorio lavorio che, quotidianamente, svolge al servizio della collettività e la direzione dell’Archivio di Stato di Palermo – ha affermato il sindaco di Casteltermini, Gioacchino Nicastro – . Con il rinvenimento del carteggio Alcamisiano, Casteltermini si riappropria di una parte fondamentale della propria secolare storia culturale”.
I rinvenimenti – ha reso noto Calogero Sardo, nella qualità di dirigente dell’area Cultura del palazzo di città – saranno, a breve, fruibili alla cittadinanza alla biblioteca “Francesco Lo Bue”.
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