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Gps nell’auto e pedinamenti: scacco matto ai ladri dell’oro rosso: arrestati due fratelli – Cronache Ancona – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


INDAGINE dei carabinieri delle Compagnie di Tolentino e Camerino. I due, di 40 e 41 anni e titolari di una ditta edile impegnata nella ricostruzione, sono accusati di 46 furti in diversi comuni dell’entroterra per un totale di 70 quintali di rame, pari a circa 50mila euro. Su disposizione del gip sono finiti in carcere



Scacco matto ai ladri dell’oro rosso: due fratelli in carcere. E’ l’esito di una lunga indagine portata a termine dai carabinieri delle Compagnie di Tolentino e Camerino. In manette sono finiti due fratelli del Beneventano di 40 e 41 anni, titolari di una ditta edile impegnata nella ricostruzione post sisma. Ai due vengono contestati 46 furti di rame in abitazioni, strutture ricettive e cimiteri di Sarnano, Visso, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Muccia, Belforte del Chienti, Fiastra e Valfornace per un totale di circa 70 quintali. Colpi che sarebbero stati commessi tra ottobre 2023 e maggio di quest’anno, per un valore di circa 50mila euro. 

Le indagini sono partite nel novembre 2023, quando i carabinieri di Sarnano, dopo un ingente furto di discendenti in rame da una struttura ricettiva del luogo.  Gli accertamenti hanno consentito di verificare che pochi giorni prima del furto i due indagati si erano presentati al proprietario della struttura chiedendo informazioni sulla possibilità di affittarne un’ala per ospitare gli operai della loro impresa edile. E’ stato accertato, inoltre, che i due fratelli nei giorni successivi al furto, si erano recati in centro di raccolta di rifiuti metallici della zona, dove avevano conferito in più battute circa 700 chilogrammi del prezioso metallo, ottenendo in cambio circa 3mila euro. Alla luce dei primi risultati dell’indagine e del fatto che nell’area colpita dal sisma si erano verificati altri furti di discendenti in rame, tutti consumati con lo stesso modus operandi in abitazioni isolate, la procura su richiesta dei carabinieri, ha autorizzato l’istallazione di un dispositivo di radiolocalizzazione satellitare sulle vetture in uso ai due.

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Così nei giorni successivi, con l’ausilio del sistema gps, sono stati compiuti diversi servizi di pedinamento che hanno infine consentito di verificare che i due fratelli, al termine dei lavori nei loro cantieri, compivano sopralluoghi in montagna nei piccoli centri disabitati a seguito del sisma. Nel corso di un servizio di pedinamento, uno dei due fratelli è stato fermato a Belforte e a bordo della sua auto, dove sono stati rinvenuti circa 100 chili di materiali ferrosi. L’uomo era stato così denunciato per ricettazione, illecito trasporto di rifiuti speciali e anche per guida senza patente e rifiuto di sottoporsi al test antidroga, dopo che erano state rinvenute anche alcune dosi di stupefacente.

Anche la i carabinieri della Compagnia di Camerino, indagando su furti analoghi, hanno accertato la presenza in zona dei due in occasione del furto di materiali ferrosi commesso nel mese di novembre 2023 al cimitero della frazione Cupi di Visso, scoprendo poi anche il loro tentativo di vendita del rame ad una ditta della provincia di Ancona. A gennaio i due fratelli sono stati denunciati dopo che erano stati fermati in località Frontillo del comune di Valfornace, mentre erano intenti a recuperare le grondaie di una chiesa e di tre abitazioni. Grazie all’analisi dei dati di traffico telefonico e telematico dei cellulari degli indagati e alle informazioni fornite dai sistemi di radiolocalizzazione satellitare istallati sulle loro auto, gli inquirenti sono riusciti a collocare entrambi nei luoghi dove i furti erano avvenuti. E così è scattata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. I due fratelli sono stati prelevati a Sarnano e trasferiti nel carcere di Montacuto. Devono rispondere di  furto aggravato, autoriciclaggio per aver portato il rame in ditte di smaltimento di rifiuti in provincia di Caserta, Ancona e Fermo, e trasporto di rifiuti non pericolosi senza la prescritta autorizzazione.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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