Edison lancia il Piano casa per reclutare laureati: appartamenti in comodato d’uso ai giovani assunti #finsubito prestito immediato

In azienda lo chiamano company social housing. Nei fatti è un piano Casa lanciato dalla Edison per i giovani laureati, da assumere o freschi di ingaggio. È un’iniziativa sicuramente unica nel suo genere, ma che si inserisce prepotentemente in un dibattito attualissimo che lega sempre di più i temi della casa e del lavoro e che produrrà giocoforza delle profonde novità nell’offerta di impiego del sistema delle imprese. «Edison è un luogo per progetti di medio-lungo termine», spiega l’executive vice president human resources Giorgio Colombo nella storica sede di Foro Bonaparte a Milano -. E un progetto di lunga gittata è quello di fare il pieno di laureati/e e di fidelizzarli/e. «Del resto i nostri piani di investimento sono anche di dieci anni e hanno bisogno di uomini e donne che li portino avanti e non si sentano transitori». Colombo nello spiegare la novità rivendica una tradizione Edison di apertura ai giovani e un’attenzione più larga ai temi della società. E il social housing ne sarebbe il complemento e l’aggiornamento.

Il progetto

Ma vediamo come funziona il piano Casa modello Edison. Ad averne diritto sono tutti i giovani laureati assunti su tutto il territorio nazionale che abbiano bisogno di un’abitazione a prezzi calmierati nella città sede di lavoro. In sostanza Edison ricerca l’alloggio per lui/lei, contrattualizza la casa e la cede in comodato d’uso al dipendente. L’abitazione (un bilocale) non deve distare più di 30 minuti dalla sede di lavoro e deve essere ben collegata con i mezzi pubblici. Edison eroga ai beneficiari un contributo che copre la differenza tra un terzo — comprese le utenze — dello stipendio netto mensile e il costo dell’affitto che varia da città a città. Esempio: se il dipendente guadagna 1.800 euro al mese e l’affitto costa 1.200 euro il giovane laureato pagherà 600 euro e la differenza di 600 sarà coperta dall’azienda. Non può beneficiare delle prestazione di welfare abitativo chi faccia parte di un nucleo familiare proprietario di una seconda casa nella città sede di lavoro. Il programma dura tre anni ma se il dipendente vuole rimanere nella casa in cui vive: al quarto può subentrare nel rapporto contrattuale con il proprietario. Per evitare incomprensioni e disuguaglianze anche i 160 giovani laureati già in forza chez Edison da meno di tre anni potranno usufruire del Piano Casa con formule differenti a seconda dell’anzianità di servizio.

Fidelizzazione e previdenza

Il piano Casa quindi tende a fidelizzare i giovani e ad evitare che se ne vadano all’estero per pure ragioni economiche e non per «una vera scelta professionale». Come spiega Colombo, «il nostro welfare abitativo fa parte di una politica più generale di reclutamento e formazione che tiene in conto anche i livelli retributivi». Un giovane laureato prende in Edison sopra i 30 mila euro annui (il cosiddetto Ral) ai quali va aggiunto un 10% di premio di risultato, è assunto da subito a tempo indeterminato e gode di un pacchetto-welfare che include previdenza e sanità integrativa, sport e ore di volontariato pagate dall’azienda.

Gli scatti retributivi

«Nei primi tre anni di permanenza in azienda è previsto un incremento delle retribuzioni che sta in una forchetta tra il 15 e il 30% a seconda delle performance individuali. Sommando tutti questi elementi al social housing, diamo la chance ai giovani di fermarsi nella città sede di lavoro e poter avviare un progetto di vita. Oggi oltre il 60% dei laureati italiani vive in famiglia anche quando già lavora e il motivo è evidente: non crede di avere davanti a sé prospettive di stabilità».

Più potere d’acquisto

La casa è, se vogliamo, una metafora di una nuova relazione tra imprese e giovani. Le analisi fatte da Edison segnalano come sotto i mille euro sia difficile in una città come Milano prendere in affitto un bilocale in una zona servita dalla metropolitana e così il costo dell’alloggio può incidere per due terzi su una pur buona retribuzione. «Abbiamo scelto di intervenire sull’abitazione perché abbiamo pensato che non sarebbe stato sufficiente aumentare la retribuzione» spiega Colombo. «Per tenere in Italia i laureati è necessario aumentare il potere d’acquisto, chiudere il gap che si è creato negli anni dell’inflazione e il costo della casa è sicuramente la voce principale».

L’ipotesi del mutuo

Ma, appunto per questo motivo, tagliare l’erogazione dopo tre anni non può essere penalizzante? «Innanzitutto il nostro contributo non è concepito come un sussidio a vita, è l’avviamento a una vita indipendente e poi noi siamo sicuri che nel corso del triennio il processo di valorizzazione dei giovani laureati dia importanti ricadute in termini di stipendio e che per questa via venga accresciuto il potere d’acquisto» risponde Colombo. Che aggiunge però come l’azienda stia studiando la possibilità di aiutare i laureati dal quarto anno in poi nell’apertura di un mutuo per, a questo punto, acquistare la casa. «Auspichiamo anche che l’iniziativa annunciata da Confindustria sul piano Casa produca dei risultati di sistema e che le istituzioni costruiscano un altro pezzo di intervento con sviluppo edilizio e agevolazioni fiscali. .Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma non possiamo da soli».

L’organico in aumento, l’agenda Its

Per poter contestualizzare il valore dell’iniziativa sulla casa vale la pena ricordare come Edison, controllata dalla francese Edf, conti 5 mila dipendenti in Italia e un migliaio tra Spagna e Polonia. I laureati già in pianta organica sono circa mille e il 20% dei dipendenti è un under35. Le donne sono il 25% dei dipendenti e sono in crescita sia in assoluto sia tra i laureati. Negli ultimi tre anni, per l’effetto combinato di crescita interna e acquisizioni, la società di Foro Bonaparte ha aumentato gli organici del 30% e pensa di assumere 300 persone l’anno da qui al 2030. Il 30% dei nuovi sarà laureato. Nei suoi progetti pro-giovani l’Edison sta anche valutando ulteriori passi in direzione dei diplomati degli Its che spesso sono figure professionali difficili da reperire sul mercato del lavoro. E Colombo pensa ad una proposta ad hoc rivolta a loro comprensiva di un’offerta economica allettante e un pacchetto-welfare.

Scarica la nuova app L’Economia per un’esperienza personalizzata e senza pubblicità
Grazie all’intelligenza artificiale gli articoli e i consigli degli esperti del Corriere della Sera rispondono ai tuoi dubbi su Casa, Fisco, Risparmio, Pensioni e non solo; oltre alle news in tempo reale, le migliori firme e tutto quello che ti può essere più utile per una vita più semplice e informata.