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novità e misure per le imprese #finsubito prestito immediato


  • In attesa del Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2024, si moltiplicano le ipotesi di intervento nella manovra 2025 per cittadini e imprese, soprattutto in relazione alle risorse di cui il governo dispone.
  • Un’ipotesi molto probabile è quella di una revisione del sistema di detrazioni fiscali in base al reddito.
  • Nel frattempo le imprese chiedono al governo maggiore attenzione verso gli incentivi e un piano di sostegno concreto per il tessuto imprenditoriale italiano.

Entro un tempo piuttosto breve la Legge di Bilancio 2025 verrà trasmessa al Parlamento, dopo un’attenta analisi e pianificazione delle risorse da indirizzare ai diversi interventi voluti dal governo. Atteso per oggi il via libera al Documento programmatico di Bilancio, che definisce i dettagli degli interventi e dei fondi da destinarvi.

Il taglio delle tasse sembra essere prioritario per la manovra, per cui si attende una revisione delle aliquote IRPEF con la conferma dei tre scaglioni già previsti quest’anno e una diminuzione delle imposte per coloro che percepiscono un reddito inferiore a 35.000 euro.

Le imprese, attraverso Confindustria, hanno richiesto un intervento strutturale a loro sostegno, volto a migliorare le possibilità imprenditoriali del paese e a rilanciare l’economia. Facciamo il punto della situazione in questo articolo.

Manovra 2025: le risorse destinate agli interventi

Uno dei punti critici della stesura della Legge di Bilancio 2025 riguarda le risorse da indirizzarvi. In questo primo momento si prevede l’impiego di 25 miliardi di euro, anche se questa cifra potrebbe cambiare nei prossimi giorni.

Per mettere in campo alcune delle misure ipotizzate per la manovra 2025 fino ad oggi, servono risorse specifiche, che con molta probabilità verranno individuate attraverso dei tagli mirati. In primis potrebbero cambiare le detrazioni e le agevolazioni fiscali per i cittadini, nell’ottica di sostenere maggiormente le famiglie con figli e chi si trova in una situazione economica critica.

Gli interventi di agevolazione presenti in Italia al momento sono molteplici e frammentati e l’obiettivo del governo è quello di ridurre il numero di queste misure recuperando fondi per la manovra 2025. Ricordiamo che già in precedenza il governo è intervenuto in questo senso: pensiamo ai bonus edilizi, che hanno visto importanti rimodulazioni o degli stop definitivi.

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Successivamente potrebbero essere messi in atto tagli a partire dal budget disponibile per i ministeri: una riduzione che potrebbe attestarsi intorno ai 3 miliardi di euro, anche se di difficile attuazione. Non verranno tagliati invece i sostegni presenti a livello previdenziale e assistenziale, che rimarranno pressoché invariati.

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Taglio del cuneo fiscale con la Manovra 2025

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Al centro della nuova Legge di Bilancio c’è soprattutto il taglio al cuneo fiscale, aspetto ritenuto fondamentale dall’attuale governo. Questo intervento continuerà sulla scia di quello introdotto per il 2024, confermando la riduzione dei contributi versati dai lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 35.000 euro.

Si attende la riconferma di un sistema Irpef a tre aliquote, che dovrebbe essere prorogato con delle modifiche per il 2025: si ipotizza un cambiamento della percentuale intermedia dal 35% al 33%, con un vantaggio fiscale rivolto al ceto medio della popolazione.

Sui tagli al cuneo fiscale proposti sorgono tuttavia non poche criticità: da un lato la questione delle risorse da indirizzare a questa modifica, dall’altro lato la sostenibilità dell’intero sistema pensionistico italiano. La riduzione dei contributi versati dai lavoratori infatti potrebbe avere come conseguenza diretta una perdita di risorse da destinare alle pensioni e alle altre indennità erogate dall’INPS.

Su questo e altri punti dei tagli non vi è ancora nulla di definitivo, ma bisogna attendere la prima bozza della Legge di Bilancio 2025, successivamente all’approvazione preliminare.

Legge di Bilancio 2025 e interventi per le imprese

La Legge di Bilancio dovrà contenere anche degli interventi strutturali per le imprese, almeno questa è la volontà di Confindustria e delle diverse proposte specifiche presentate al convegno di Capri dei Giovani Imprenditori.

Attualmente sono disponibili diversi incentivi per le attività in Italia, a partire dal Piano Transizione 5.0, per cui si chiede una riconferma per il prossimo anno di sostegni già presenti e un’espansione del loro raggio di azione.

Un preciso piano di azione sarebbe necessario a garantire maggiore competitività delle aziende non solo a livello nazionale, ma anche globale. Una proposta è quella di estendere il Piano Transizione 5.0 anche agli interventi del 2023, soprattutto per contrastare situazioni critiche che particolari settori stanno attraversando, come quello dell’automotive.

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Per il momento intorno alla manovra 2025 si fanno diverse ipotesi sugli interventi per le imprese: si parla di una riconferma della detassazione sui premi di risultato e dell’applicazione dei fringe benefit detassati fino ad una certa soglia.

In linea generale tramite Confindustria le imprese chiedono un’attenzione maggiore alle difficoltà di diversi comparti, alla scarsità di lavoratori specializzati in ambiti legati alla tecnologia e alle differenze sostanziali rispetto agli altri paesi europei ed extraeuropei.

Si è anche ipotizzato in questi mesi un innalzamento del limite massimo di reddito delle partite IVA forfettarie a 100.000 euro, proposta che deve essere ancora confermata e che richiederebbe non poche risorse per la sua attuazione.

Un’altra proposta vede l’introduzione per le aziende di una tassazione Ires premiale, ovvero una riduzione dell’imposta applicata alle imprese che decidono di investire, sostenendo costi non indifferenti per rimanere competitive.

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Manovra 2025: interventi per favorire il lavoro

Un altro aspetto importantissimo che verrà affrontato dalla Legge di Bilancio 2025 riguarda il lavoro: una delle recenti ipotesi è quella di introdurre sostegni specifici ai lavoratori che si trasferiscono in una città in cui gli affitti sono particolarmente elevati.

Si prevede un’agevolazione fiscale apposita o un sostegno mirato a coloro che si spostano per lavoro ma si trovano in luoghi in cui gli affitti sono saliti alle stelle. Pensiamo ad esempio ad una città come Milano, che presenta prezzi medi di circa 23,21 euro mensili per metro quadro: un numero non indifferente e che tende ad aumentare di mese in mese.

Si prevede un intervento mirato del governo per agevolare i lavoratori nel pagamento degli affitti, ma anche per estendere i fringe benefit detassati che le aziende possono corrispondere ai propri lavoratori. Si ipotizzano nuovi interventi per la costruzione di edifici ad hoc per i lavoratori, anche partendo da strutture pubbliche inutilizzate.

Per l’area lavoro, la Legge di Bilancio con probabilità conterrà interventi soprattutto per coloro che hanno figli, con agevolazioni ad hoc e interventi per ridurre il carico fiscale.

Interventi per la sanità nella manovra 2025

Per la sanità si prevede un intervento che vada ad incrementare l’apposito fondo di 3 miliardi di euro, per un totale di 138 miliardi. La prima mossa sarebbe quella di garantire più assunzioni di personale sanitario, per cui si prevede un piano specifico per assumere 30.000 persone: 10.000 medici e 20.000 infermieri.

La carenza di personale è infatti una delle principali criticità del sistema sanitario italiano, per cui da un lato si prevedono nuovi fondi per procedere, dall’altro interventi mirati a favorire la formazione dei giovani in questo importante ambito.

Si lavora anche per ridurre il peso dell’indennità di specificità medica: l’aliquota al 43% scenderà prima al 30% e poi al 15%, comportando come conseguenza un aumento di stipendio in busta paga.

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Quando arriverà il testo della manovra

Si attende per stasera il Documento programmatico di Bilancio al Consiglio dei Ministri, mentre il testo della manovra verrà comunicato al Parlamento entro lunedì 21 ottobre 2024.

Prima della pubblicazione del testo definitivo, è richiesto il passaggio all’approvazione europea, anche se si potrà accedere alle prime bozze nelle prossime settimane.

La Legge di Bilancio 2025 nella sua versione finale sarà approvata entro il 31 dicembre 2024 e sarà operativa a partire dal 1 gennaio del prossimo anno. Si attende di sapere se tutte le ipotesi avanzate nelle ultime settimane saranno incluse nel testo e quali saranno le risorse specifiche dirottate a ogni intervento.

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