Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini al Festival dello Sport raccontano le loro Olimpiadi: dal podio di Tokio, a una Parigi affollatissima #finsubito prestito immediato

Dalla leggenda dell’atletica paralimpica più medagliata di sempre, alla giovane promessa che ha appena iniziato a vincere, passando per chi si autodefinisce “faccia di bronzo olimpico”. E quella finale a Parigi che le ha viste tutte e tre protagoniste, fianco a fianco, per decine di metri, ma non al traguardo.

Stiamo parlando di Martina Caironi, Ambra Sabatini e Monica Contrafatto, che, guidate dal noto giornalista sportivo paralimpico Claudio Arrigoni, hanno raccontato la loro esperienza parigina al pubblico del Festival dello Sport, offrendo un momento di grande ispirazione.

Arrigoni ha aperto l’incontro ricordando un aspetto fondamentale:

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“Anche se a volte sembrano supereroi, gli atleti sono esseri umani, e come tutti, vivono momenti sia positivi che difficili.“

Un pensiero che risuona in modo particolare quando si parla di tre atlete che hanno calcato il podio paralimpico. La finale femminile dei 100 metri a Parigi ha incarnato proprio queste due facce della medaglia. Per Martina Caironi, è stato l’ennesimo oro, ma anche l’addio alle Olimpiadi, almeno come atleta.

Per Monica Contrafatto e Ambra Sabatini, invece, c’è stato il momento drammatico della caduta a pochi metri dal traguardo. Contrafatto è comunque riuscita a ottenere un bronzo ex aequo grazie a un ricorso, mentre Sabatini è rimasta fuori dal podio.

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Le tre atlete, però, condividono un ricordo storico: il podio di Tokyo 2020. In quell’occasione Sabatini, al suo debutto olimpico, vinse l’oro, con Caironi seconda e Contrafatto nuovamente bronzo.

Un podio tutto italiano che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia dello sport. A Parigi, invece, l’atmosfera è stata completamente diversa.

“Non avevo mai visto una partecipazione così numerosa alle Paralimpiadi,” ha raccontato Caironi, aggiungendo che l’energia del pubblico è stata la cosa più bella di queste sue ultime Olimpiadi, insieme all’incontro con il presidente Mattarella.

Durante l’evento, Caironi ha parlato più volte della sua “ultima Olimpiade“, ma ha lasciato trasparire un dubbio:

“Come si fa, dopo tutto questo, a smettere?”

Anche Monica Contrafatto ha affrontato il tema del ritiro con la sua consueta ironia:

“Ho una certa età ormai… Ma voglio continuare. O forse no. Insomma, probabilmente ci vedremo a Los Angeles. “ ha scherzato.

Per Ambra Sabatini, classe 2002, il pensiero del ritiro è ancora lontano. Dopo le lacrime di Parigi, il suo sorriso è tornato, e con esso la determinazione a proseguire la carriera.

“Ho avuto una serie di sfortune, tra infortuni e problemi con la protesi. Col senno di poi, forse doveva andare così. Ma sono pronta a ricominciare e ho ancora grandi obiettivi. Vorrei competere anche nel salto in lungo, come Martina, e abbassare il mio tempo nei 100 metri sotto i 14 secondi. E guardo sempre a Martina e Monica come punti di riferimento su dove voglio arrivare.”

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