Corte Ue: Agenda 14-20 ottobre 2024 (mandato d’arresto europeo, proprietà intellettuale- Sony -Playstation, rivendita di tabacchi, rimborso anticipato mutuo) #finsubito prestito immediato

(AGENPARL) – Roma, 11 Ottobre 2024

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Corte di giustizia dell’Unione europea
Agenda
Dal 14 al 20 ottobre 2024
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Lunedì 14 ottobre 2024 – h.14.30
Udienza nella causa C-595/23 Cuprea (IT)
(Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato di arresto europeo – Sistema d’informazione Schengen (SIS) – Possibilità per lo Stato di esecuzione di cancellare una segnalazione inserita nel SIS da un altro Stato membro)
L’udienza di oggi riguarda un mandato d’arresto europeo emesso dalla Romania, e la relativa segnalazione nel Sistema Informativo Schengen, in esecuzione ad una pena di condanna di 5 anni e 6 mesi di reclusione nei confronti di un cittadino romeno.
Egli è stato arrestato in Italia, che non ha riconosciuto il mandato d’arresto europeo, ma ha ordinato l’esecuzione della sentenza in Italia.
Alcuni anni dopo, sia il cittadino europeo che il Ministero della giustizia italiano hanno chiesto alla Romania di revocare il mandato d’arresto europeo e di cancellare la segnalazione nel sistema SIS. L’alta Corte di Cassazione della Romania ha però respinto il ricorso, statuendo che, siccome l’Italia aveva riconosciuto la sentenza romena, ogni questione relativa all’esecuzione era competenza del giudice italiano.
Il cittadino sostiene che la sua situazione di fatto determina una illegittima limitazione alla sua libertà personale e del suo diritto di libera circolazione, ha chiesto quindi alla Corte d’Appello di Napoli, giudice di esecuzione, di ordinare la cancellazione.
La Corte d’appello di Napoli ha interpellato la Corte di Giustizia perché chiarisca se, quando lo Stato di esecuzione ha riconosciuto ed eseguito una sentenza di condanna di un altro Stato membro, allora lo Stato che ha emesso il mandato di arresto europeo è obbligato a revocarlo e a cancellare la segnalazione nel Sistema Informativo Schengen.
Giovedì 17 ottobre 2024 – h.9.30
Sentenza nella causa C-159/23 Sony Computer Entertainment Europe (DE)
(Proprietà intellettuale – Diritti d’autore e diritti connessi – Protezione giuridica dei programmi informatici)
Sony commercializza, in qualità di licenziataria esclusiva per l’Europa, videogiochi e console per videogiochi PlayStation. Fino al 2014, Sony ha commercializzato, tra l’altro, la console PlayStation Portatile e il gioco MotorStorm: Arctic Edge.
Sony ha citato in giudizio in Germania la società Datel, società che sviluppa e commercializza dei software e un dispositivo compatibili con la console Playstation, i quali permettono all’utente di effettuare alcune modifiche alle opzioni di gioco non previste da Sony.
Sony ritiene che i prodotti Datel alterano i software che supportano il gioco, violando il diritto esclusivo di Sony di autorizzare tale variazioni.
La multinazionale ha quindi chiesto ai tribunali tedeschi di vietare a Datel la commercializzazione dei prodotti in questione e di ordinare il risarcimento del danno asseritamente subito.
La Corte federale di giustizia tedesca ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva riguardante la protezione giuridica dei programmi informatici.
Giovedì 17 ottobre 2024 – h.9.30
Sentenza nella causa C-16/23 FA.RO. di YK & C. (IT)
(Servizi nel mercato interno – Regime di autorizzazione – Normativa nazionale che limita l’autorizzazione degli stabilimenti di rivendita di prodotti soggetti a monopolio – Criteri di distanza e di popolazione)
La società FA.RO, titolare da anni di un patentino per la rivendita di tabacchi, ha presentato ricorso contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in seguito alla soppressione dell’autorizzazione necessaria per la rivendita di tabacchi, decisione presa perché la società aveva installato a meno di 300 metri di distanza dalla tabaccheria un distributore automatico di sigarette (circostanza ostativa al mantenimento del patentino). Anche in seguito alla segnalazione da parte della FA.RO della necessità di una nuova rivendita ordinaria per la grande affluenza di visitatori, l’ADM ha confermato la decisione, ritenendo che non era soddisfatto il requisito del rapporto rivendite/ abitanti necessario per aprire una nuova rivendita ordinaria.
Innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria, la società ha contestato il procedimento seguito dall’ADM per valutare la richiesta di rinnovo del patentino. La FA.RO ritiene infatti che l’Agenzia abbia applicato meccanicamente i parametri stabiliti dalla normativa nazionale, senza prenderne in considerazione la necessità concreta e la proporzionalità.
Il TAR della Liguria si è quindi rivolto alla Corte di Giustizia per chiedere se il diritto dell’Unione in materia di servizi nel mercato interno debba essere interpretato nel senso che osta alla normativa italiana che fissa restrizioni all’autorizzazione dei punti vendita di prodotti di tabacco in funzione di una distanza geografica tra i prestatori e della popolazione residente, senza permettere di valutare altre circostanze che dimostrano nel caso concreto la sussistenza dell’esigenza.
Giovedì 17 ottobre 2024 – h.9.30
Sentenza nella causa C-76/22 Santander Bank Polska (PL)
(Tutela dei consumatori – Credito ai consumatori per beni immobiliari residenziali – Rimborso anticipato – Riduzione del costo totale di un mutuo ipotecario – Metodo di calcolo)
In Polonia, una consumatrice ha sottoscritto un mutuo ipotecario della durata di 360 mesi. La consumatrice ha inoltre pagato una commissione legata alla concessione del mutuo, che era compresa nel costo complessivo.
La consumatrice ha ripagato l’intero mutuo 19 mesi più tardi e chiesto alla banca di rimborsarle la parte della commissione corrispondente alla durata residuale del contratto, cioè 341 mesi. La sua richiesta è stata rifiutata dalla banca, e la consumatrice si è rivolta al tribunale.
Avendo dubbi sull’interpretazione della direttiva sui contratti di mutuo sottoscritti dai consumatori, un tribunale polacco chiede alla Corte di giustizia se, nel caso di un rimborso anticipato di un mutuo ipotecario, la commissione legata alla concessione del prestito debba essere parzialmente rimborsata. In caso affermativo, il giudice polacco interroga la Corte sul metodo di calcolo dell’importo da restituire alla consumatrice.
Questa agenda propone una selezione di cause di possibile interesse mediatico che saranno trattate nei prossimi giorni, con una breve descrizione dei fatti che vi hanno dato origine.
Si tratta di un’iniziativa della Sezione italiana dell’Unità Stampa e Informazione, di carattere non ufficiale e non esaustivo, che in nessun modo impegna la Corte di giustizia dell’Unione europea
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Sofia Riesino
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