Decine e decine di auto rubate, taroccate e riciclate, e rivendute ad ignari clienti. Un giro da centinaia e centinaia di migliaia di euro che, però, sembra prediligesse la vendita di auto piccole, di Smart per lo più. Un’associazione per delinquere (il reato associativo è contestato a “soli” sette dei 21 indagati) che gestiva questo business che partendo da Aprilia e da Anzio, arrivava fino in Calabria e viceversa.
Sono 47 le ipotesi di reato contestate dalla Procura di Catanzaro sulla base delle indagini e delle attività portate avanti dalla Polizia stradale (hanno perato sia i Compartimenti calabresi che il Comando di Latina e Aprilia) sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giulia Pantano e del sostituto Domenico Assumma. Tutte ipotesi di ricettazione.
E tra i 21 nomi iscritti sul registro degli indagati, ve ne spiccano alcuni piuttosto noti nel nord pontino e sul litorale romano: Salvatore Taverniti 35 anni di Guardavalle; Patrizio Libero Abbate, 34 anni di Aprilia; Alessio Serao 41 anni di Aprilia; Simone Bertoldi 32 anni di Aprilia; Rachad Quannes 32 anni di Aprilia; Fabiano Abbate 31 anni di Aprilia; Bruno Geracitano 47 anni di Guardavalle; Gianluca Tassone 45 anni di Vibo Valentia; Salvatore Pilato 60 anni di Guardavalle; Antonio Ussia 37 anni di Guardavalle; Cosimo Antonio Pace 45 anni di Riace; Santo Francesco Antonio Giannini 42 anni di Santa Caterina dello Ionio; Ilario Papaleo 37 anni di Guardavalle; Antonio Samà 36 anni di Guardavalle; Radu Lucian Mocanu 37 anni nato in Romania; Agazio Salerno 57 anni di Guardavalle; Domenico Pelle 38 anni di Benestare; Giuseppe Piscioneri 51 anni di Stignano; Annalisa Piscioneri 42 anni di Roccella Ionica; Fabio Mazzone 48 anni di Bovalino Marina; Miriana Carugli 52 anni di Orsogna.
L’associazione per delinquere è contestata ai “soli” Taverniti, Ussia, ai due Piscioneri, ad Abbate Patrizio Libero, Serao e Ouannes. Gli ultimi tre in particolare, avrebbero messo a disposizione le proprie rivendite di auto ad Aprilia e avrebbero di fatto procurato le auto oggetto di furto partecipando alle attività di modifica documentale e non solo, anche cambiando motori e altre parti.
Tra i metodi di taroccamento preferiti quello di sostituire il numero di telaio dell’auto rubata, con uno di una vettura uguale radiata dai registri tedeschi. I Piscioneri avrebbero contribuito mettendo a disposizione l’attività della loro agenzia di pratiche auto per la nuova immatricolazione italiana.
Si tratta di una serie di eventi, fatti, che risalgono a diversi anni fa, dal 2016 al 2020, alcuni, anche riferiti ad anni precedenti, addirittura al 2013.
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