Il nuovo incentivo da 115 euro mira a sostenere i giovani lavoratori e studenti, offrendo un piccolo ma importante supporto economico. Ecco come funziona e chi potrà richiederlo.
Tutto pronto per il bonus da 115 euro: a chi spetta e come richiederlo
Con la nuova Legge di Bilancio 2025, il Governo ha deciso di stanziare un bonus da 115 euro dedicato ai giovani per fornire un aiuto concreto a chi si affaccia al mondo del lavoro o prosegue i propri studi.
Questo contributo è pensato per agevolare chi ha redditi bassi o si trova in una fase di formazione professionale, offrendo un sostegno economico diretto senza l’obbligo di dichiarare altre forme di reddito. Vediamo nel dettaglio chi può beneficiarne, come funziona e quali sono le modalità di richiesta.
A chi è destinato il bonus?
Il bonus da 115 euro è destinato a giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che soddisfano specifici requisiti di reddito e situazione lavorativa. Per poter accedere al bonus, i beneficiari devono rientrare in una delle seguenti categorie:
- Giovani lavoratori dipendenti con un reddito annuo lordo inferiore a 15.000 euro.
- Studenti universitari o tirocinanti che non percepiscono altri sussidi o indennità e non superano il limite di reddito stabilito.
- Apprendisti o stagisti, a condizione che non abbiano un contratto a tempo indeterminato e siano iscritti a percorsi di formazione riconosciuti.
Perché un bonus di soli 115 euro?
Il valore del bonus, sebbene non elevato, è stato calcolato per offrire un piccolo ma significativo aiuto a chi si trova a dover gestire spese quotidiane, come i costi di trasporto, l’acquisto di libri o strumenti di lavoro, oppure semplicemente per alleviare la pressione economica in un contesto di inflazione crescente.
Il Governo ha voluto lanciare questo bonus in parallelo ad altre misure più strutturate, come la riduzione del cuneo fiscale, per garantire un accesso più equo alle risorse statali.
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Come richiedere il bonus?
Il bonus da 115 euro non verrà erogato automaticamente. I giovani che desiderano beneficiarne devono presentare la domanda attraverso il portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate, che sarà attivato entro la fine dell’anno. La procedura prevede:
- Accesso con SPID, CIE o CNS: il richiedente deve autenticarsi con uno dei sistemi di identificazione digitale riconosciuti.
- Compilazione del modulo online: sarà necessario compilare un form indicando i dati anagrafici, il codice fiscale e il proprio status (lavoratore, studente, tirocinante).
- Allegare il certificato di reddito: chi è lavoratore dipendente dovrà fornire il modello CU o un altro documento che attesti il proprio reddito, mentre studenti e tirocinanti dovranno allegare un’autocertificazione sul reddito percepito.
- Invio della richiesta: una volta completata la compilazione, il modulo deve essere inviato online. Se la domanda viene accettata, il bonus verrà accreditato direttamente sul conto corrente indicato entro 60 giorni.
Quali sono le tempistiche per la richiesta?
Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2025 e dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2025. Superata questa data, non sarà più possibile accedere al bonus. Il Ministero dell’Economia ha già previsto un fondo speciale destinato a coprire le richieste di tutti gli aventi diritto, con la possibilità di incrementare il budget in caso di adesioni superiori alle aspettative.
Cosa fare se il bonus non viene accreditato?
In caso di ritardi o problematiche nell’erogazione del bonus, i richiedenti possono rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) dell’Agenzia delle Entrate, che sarà a disposizione per risolvere le criticità legate alla domanda. È consigliabile conservare una copia della richiesta e la ricevuta dell’invio, in modo da poter dimostrare la propria posizione in caso di verifica.
Altre agevolazioni per i giovani nella Manovra 2025
Il bonus da 115 euro non è l’unica misura prevista a sostegno dei giovani nella prossima Legge di Bilancio. Tra gli interventi in arrivo ci sono:
- Sgravi contributivi per le nuove assunzioni di under 30, che ridurranno del 50% i contributi previdenziali a carico delle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato.
- Incentivi per la formazione: verranno stanziati fondi per promuovere corsi di formazione professionale e tirocini, con un focus sulle competenze digitali e linguistiche.
- Agevolazioni per l’affitto: un contributo una tantum destinato ai giovani che prendono in locazione un’abitazione lontano dalla propria residenza per motivi di studio o di lavoro.
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