Bonus ristrutturazioni mantenuto al 50% per il 2025, ma solo per le prime case; per le seconde case scenderà al 36%. È quanto prevede il disegno di legge di Bilancio per il 2025 approvato ieri, 16 ottobre, in Consiglio dei ministri.
I contenuti della Manovra sono stati illustrati stamattina in conferenza stampa dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e dal viceministro Maurizio Leo. A sorpresa, da quanto illustrato dal viceministro, entra in Manovra anche la proroga del bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici con aliquota al 50% per il 2025.
L’intervento sul bonus ristrutturazioni evita il décalage incondizionato che dovrebbe portarlo al 36% calcolato su un tetto di spesa di 48mila euro per unità immobiliare per poi scendere al 30% dal 2028. Una misura che – come ha precisato Leo – serve anche a contrastare il sommerso in ambito edilizio.
Nulla si è detto sul tetto di spesa dei due bonus sulla base del quale sarà calcolata la massima detrazione di cui si può beneficiare. Nulla è ancora dato sapere sul futuro di ecobonus e sismabonus (si veda l’articolo pubblicato ieri 15 ottobre), ma pare abbastanza evidente che non ci saranno interventi di proroga, a meno che il Parlamento non decida diversamente trovando anche le relative coperture.
Il ministro Giorgetti è tornato ancora una volta sulla questione delle rendite catastali e delle case fantasma. «Chi ha usufruito del superbonus – ha rimarcato il ministro – deve aggiornare le mappe catastali e per chi non ha mai dichiarato al catasto un’unità immobiliare andremo a vedere con gli strumenti a disposizione se esiste o meno. E per quanto riguarda ciò che in molti hanno definito “la stangata”, questo non è contenuto nella legge di Bilancio, è un impegni europeo e sarà gestito dal Parlamento nell’ambito del Dlgs fiscale e sulle accise approvato ieri».
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