Effettua una nuova ricerca
More results...
Grosseto. Davanti al Senato, così come nelle piazze di tutta Italia. La Cgil Grosseto è scesa in piazza Rosselli, oggi, mercoledì 25 settembre, dalle 16.30 per manifestare contro il Ddl Sicurezza, già approvato alla Camera.
Al sindacato si è unita tutta la Grande alleanza democratica e antifascista della provincia di Grosseto, che raggruppa associazioni e partiti politici e che recentemente si è resa protagonista dell’organizzazione del concerto antifascista al parco Ombrone.
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal Prefetto Paola Berardino. A lei, ha consegnato un documento contenente le ragioni del presidio e le preoccupazioni sui rischi che corrono diritti fino ad oggi considerati inalienabili.
«Riteniamo che il Ddl Sicurezza, così come presentato, sia un condensato di propaganda e populismo istituzionale – dichiara Monica Pagni, segretaria generale Cgil Grosseto -. Si concentra sull’azione repressiva dei conflitti sociali e sulla politica punitiva, anziché sulla prevenzione. Introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, a chi occupa strade e spazi pubblici per manifestare. Mette a rischio i diritti anche di chi scende in piazza per difendere il proprio lavoro».
Il Ddl, quindi, limita anche l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali a contrasto di crisi aziendali, occupazionali e a difesa dei lavoratori.
«Rischia di far chiudere in galera anche le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età – prosegue Pagni –. Si aumenta così la sicurezza dei cittadini? Offrendo risposte penali a problemi sociali? Davanti a un bisogno di una più forte presenza dei servizi sociali e di una rete di sostegno, non crediamo sia questa la risposta».
«Anche chi è già in carcere dovrà guardarsi bene dal palesare il proprio dissenso. magari manifestando pacificamente per le condizioni disumane delle carceri stesse o per i trattamenti ricevuti – precisa Pagni –, ha la possibilità di incappare nel reato di resistenza passiva».
“Aboliti i reati contro la Pubblica Amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni della criminalità organizzata”
Da una parte, con le riforme Nordio, vengono aboliti i reati contro la Pubblica Amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni della criminalità organizzata. Dall’altra, con questo Ddl, quando arriviamo a parlare delle tutele del personale delle forze di polizia, la sicurezza sembra non riguardarli. «Assistiamo a un esercizio di mera propaganda – dichiara Pagni –. Niente rinnovi contrattuali, niente risorse adeguate. Altrettanto assente un piano di assunzioni straordinario per adeguare gli organici».
Il Ddl Sicurezza si esprime anche in materia di immigrazione. «Ai migranti ora si vorrebbe vietare anche l’uso del cellulare – rimarca Pagni – vincolando il possesso della Sim a quello del permesso di soggiorno. Chi vuole anche solo telefonare a casa quanto dovrà aspettare? Allo stesso tempo il Ddl non prevede investimenti per accoglienza e attività connesse per l’integrazione».
La Cgil considera inoltre gravissima l’autorizzazione alla detenzione di una seconda arma senza licenza per gli operatori di polizia: «Questo provvedimento sembra riconoscere un esercizio della sicurezza in forma privata, non compatibile con il nostro ordinamento costituzionale. Difendere la sicurezza e la Costituzione significa mettere al centro i diritti di tutti – conclude Pagni -, persone libere e persone private della libertà, e soprattutto di coloro che più hanno bisogno. Con la promessa di pene più severe il Governo non può mascherare l’esiguità degli investimenti, non si risponde così al bisogno di sicurezza. Quelli che oggi consideriamo diritti consolidati, come quello di manifestare, dovranno rimanere tali, non possono essere trasformati in crimini».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali