Madonnetta, via libera alla ricostruzione: «Grande traguardo, ma si rischia lo stop senza il sisma bonus» #finsubito prestito immediato

I palazzi inagibili del quartiere

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di Monia Orazi

Firmato dal presidente della Regione Francesco Acquaroli il decreto dell’Ufficio speciale ricostruzione, che dà il via libera all’ordinanza del piano straordinario di ricostruzione del quartiere La Madonnetta di Pioraco.

Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco

Elaborato dall’Università Politecnica delle Marche, frutto di un lavoro di squadra finanziato dalle ordinanze speciali in deroga 41 e 58, riguarda il quartiere più colpito dal sisma del 2016 del comune. Comprende 63 edifici della zona con 36 strutture che sono state oggetto di perimetrazione, mentre tutti gli altri saranno delocalizzati per l’instabilità del terreno di costruzione in aree diverse. L’Erap (Ente regionale abitazione pubblica) si occuperà della delocalizzazione di 14 edifici, altri 13 usufruiranno della possibilità di acquisire immobili equivalenti oppure di costruire nuovi edifici. Era il 2021 quando il Comune ha proposto di redigere il Programma straordinario di ricostruzione, incaricando l’Università Politecnica delle Marche dello studio geologico delle caratteristiche di edificabilità dell’area in oggetto. Sono stati consultati i cittadini, per poter procedere alla delocalizzazione delle loro abitazioni. Il programma straordinario di ricostruzione regola la parte urbanistica, le opere di urbanizzazione e le aree da espropriare o ad acquisire, delocalizzando una serie di immobili. Il piano è frutto del lavoro sinergico tra struttura commissariale, Usr e Università di Ancona, in collaborazione con gli uffici comunali.

Soddisfatto il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi. «Un grande traguardo l’approvazione definitiva del programma straordinario che arriva dopo anni di lavoro e tante difficoltà. Il vero percorso inizia ora, l’ordinanza individua per ogni soggetto le attività che dovranno essere fatte. L’Usr ha già avviato tutte le attività di progettazione delle opere di urbanizzazione oltre che ovviamente quelle relative alla demolizione. I privati potranno iniziare le attività di delocalizzazione e progettazione. Nelle prossime settimane faremo degli incontri con i tecnici e con l’Usr per appunto condividere e confrontarsi su queste tematiche». Ora la preoccupazione del primo cittadino è per la prossima scadenza del sisma bonus, che comporta il rischio di accolli salati per i proprietari delle abitazioni danneggiate. «Ora l’aspetto più grave è quello relativo ai costi di ricostruzione, perché come ormai noto il sisma bonus sta volgendo a termine. O seguirà un aumento del contributo parametrico o gli accolli saranno significativi, tali in qualche modo da mettere a repentaglio l’effettiva ricostruzione delle abitazioni. Questo tema riguarda tutta l’area del centro Italia, ma siamo fiduciosi che saranno attivate le misure e gli strumenti necessari per fronteggiare anche questo ulteriore problema».

Ok al piano di ricostruzione del quartiere La Madonnetta

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