Dopo il maltempo delle scorse ore che ha messo sotto pressione le località di Bergamo, Lecco il Giro di Lombardia prende un’altra piega, meglio un altro percorso che sostituisce alcune zone come l’ascesa di Ganda dove Pogacar nelle scorse edizioni ci aveva abituato a prendere il largo sui suoi avversari. Poco male, torna il Selvino un ascesa di 10 km impegnativi che possono dare già una prima dimensione della corsa, discesa verso Nembro da Bracca e via verso la zona di Lecco e Como, con le scalate consecutive di Onno, Ghisallo, Colma di Sormano dall’interno del lago e “picchiata” verso la città di Como lungo Lario Trieste, li dove campioni come Hinault, Moser, Saronni, Nibali e molti altri hanno scattato la loro foto ricordo migliore davanti alle foglie ingiallite d’autunno.
Ora tocca a Pogacar e ai suoi avversari farci sobbalzare dal divano, offrirci lo spettacolo migliore di fine stagione con scatti e fughe fino alla sfinimento.
Il Campione del Mondo e vincitore di Giro tour in questo 2024 vuole questa gara che diventerebbe un poker incredibile, dopo le vittorie di altre grandi classiche messe in saccoccia quest’anno. Lo ha detto chiaramente che sente la pressione della maglia Iridata e che tutti si aspettano qualcosa da lui, magari gli avversari potrebbero approfittarsi di questo stato di ansia che pervade il campione sloveno.
Partenza quindi da Bergamo per arrivare a Como, dove anche il Sindaco Rapinese gioirà non avendo mai nascosto il suo entusiasmo a vedere l’arrivo davanti al lago.
Chi sono gli avversari di Tadej Pogacar?
I suoi avversari sanno che per provare a batterlo dovranno inventarsi qualcosa, e anche quello potrebbe non bastare. Chi non parte sconfitto è sicuramente Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), che con la Classica delle foglie morte non ha ancora trovato il feeling che vorrebbe ma non per questo si arrende. Dalla sua parte avrà anche due ragazzi del posto, Fausto Masnada (2° nel 2021) e Mattia Cattaneo, che saranno sicuramente ultra-motivati a scortare il capitano più in alto possibile. Il forfait dell’ultima ora di Primož Roglič, poi, apre la strada in casa Red Bull-Bora-hansgrohe a corridori come Jai Hindley, Daniel Martinez, Aleksandr Vlasov e il giovane Florian Lipowitz, uno dei corridori più cresciuti in questo 2024.
Sono comunque diversi i corridori che possono ambire ad un podio, basta vedere la grande bagarre che è venuta a crearsi dietro a Pogačar in una gara di oltre 200 km come il Giro dell’Emilia. Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) sembra avere la gamba giusta, e con lui Matteo Jorgenson e Wilco Kelderman (Visma|Lease a Bike), Enric Mas (Movistar), che nel 2022 venne battuto da Tadej solo in volata, Simon Yates (Jayco AlUla), Michael Woods (Israel-PremierTech) e David Gaudu (Groupama-FDJ).
L’Italia ripone le maggiori speranze sul duo della Lidl-Trek formato da Giulio Ciccone e Andrea Bagioli, 2° lo scorso anno e apparso in crescita in queste battute finali di stagione dopo un 2024 non memorabile. Attenzione anche a Davide Piganzoli (Polti-Kometa), sul podio in Emilia, che ha tanta voglia di sedersi al tavolo dei grandi, un po’ come il sempre generoso Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Sognano un grande risultato anche Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Davide Formolo (Movistar) e Filippo Zana (Jayco AlUla).
Infine, tra gli outsiders, vanno presi in considerazione Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Guillaume Martin (Cofidis), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL), che da outsider si è piazzato 2° alla Liegi-Bastogne-Liegi, e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility).
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