Mutui: per il mercato italiano il 2023 è stato uno dei periodi più difficili degli ultimi 5 anni #finsubito prestito immediato

Così come accade per la storia, anche per il mercato economico non si può capire il presente né tantomeno fare previsioni future se non si parte da quelli che sono gli andamenti del passato.

Per il mercato italiano il 2023 è stato uno dei periodi più difficili degli ultimi 5 anni, con mercato dei mutui retail che ha espresso € 41.229.994.000 secondo i dati forniti da Banca d’Italia

In questo contesto WeUnit.it, società leader della mediazione creditizia, si inserisce con una quota di mercato dell’1,46% pari a poco più di 600 milioni di euro.

Nello specifico i dati registrati nel nostro Paese vedono il nord al vertice delle quote di mercato: la Lombardia registra ben € 10.565.246.000 ossia una quota di mercato del 26% e il Veneto sfiora i 4 miliardi di euro ha una quota di mercato del 9%.

Al centro il Lazio chiude il 2023 con una quota di mercato del 13% pari a € 5.017.085.000 seguita dall’Emilia Romagna con una quota dell’11% ossia € 4.303.357.000 e la Toscana con l’8% tradotto in € in 3.102.270.000.

Chiude il sud con la Campania in testa che registra ben € 2.125.036.000 con una quota di mercato pari al 5% .

Da settembre il vento sembra essere cambiato e si registrano già i primi segni positivi soprattutto in alcune regioni d’Italia. In particolare il settore italiano dei mutui mostra già segnali di miglioramento. I tassi ipotecari, saliti al 4,5% alla fine del 2023 a causa delle politiche restrittive della BCE, hanno iniziato a scendere, attestandosi al 3,50% a settembre. La ripresa prevista per i mutui nei prossimi due anni (+1,7% e +3,0%) sarà però leggermente inferiore rispetto alla media europea (+2,8% e 4,1%).

In attesa dei possibili futuri tagli da parte della Bce, che si riunirà nuovamente il 17 ottobre, è presumibile un’ulteriore sforbiciata dei tassi che ci fa ben sperare per il 2025, anno in cui si prevede una crescita del mercato.

“Siamo ormai entrati in un contesto di lieve crescita con il costo del denaro in diminuzione ed una inflazione nell’area euro che sembra essere sotto controllo dopo un periodo di salita continua” spiega il Direttore Commerciale di WeUnit.it, Andrea Cobianchi “le transazioni immobiliari nel mercato retail e non solo, registrano prospettive positive e tutto ciò ci fan ben sperare per la fine di quest’anno ed un 2025 che continuerà su questo trend positivo“ conclude Cobianchi.

Ci si augura che l’instabilità socio politica che ha fatto schizzare il petrolio al rialzo, ha piegato le Borse e ha messo le banche ko, possa arrecare meno danni possibili nel breve periodo. Gli esperti restano ottimisti e ci indicano per il 2025 una ripresa dei crediti con una crescita stimata per tutto il settore complessivamente del 2,4% nel prossimo anno e del 2,7% nel 2026.