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Bancomat fuori uso da sei mesi: il futuro di Poste italiane si è dimenticato di Caluso? #finsubito prestito immediato


È sconcertante, ma vero: il bancomat dell’ufficio postale di Caluso, situato nella centrale via Francesco Guala, non funziona da ben sei mesi. Nonostante la sua apparente operatività, gli utenti si trovano di fronte a un dispositivo inutilizzabile. Nessun avviso informa che l’apparecchio è guasto, lasciando gli ignari cittadini alle prese con una macchina che non risponde. Nel frattempo, le lamentele aumentano di giorno in giorno, senza che arrivi una soluzione o, per lo meno, una spiegazione convincente.

La spiegazione che non soddisfa

Interrogata sulle ragioni del disservizio, la direzione di Torino di Poste italiane fornisce una risposta che lascia molti insoddisfatti. Una giustificazione che suona poco plausibile agli occhi dei residenti, soprattutto considerando che un normale bancomat può essere sostituito con una spesa modesta, e che per oltre mezzo anno nulla è stato fatto per risolvere la situazione.

La questione si è ulteriormente complicata con un comunicato ufficiale di Poste italiane, emesso solo ieri pomeriggio. La nota si scusa per il disagio e annuncia che il bancomat di via Guala è stato inserito in un piano nazionale di rinnovamento, che prevede l’installazione di nuovi modelli. Tuttavia, Poste non ha fornito alcuna tempistica chiara per la sostituzione dell’apparecchio, alimentando ulteriormente l’insoddisfazione tra i correntisti. «Gli interventi saranno calendarizzati in base alle tempistiche di produzione e alle priorità», si legge nel comunicato, lasciando gli utenti di Caluso senza una data certa per la risoluzione del problema.

Il malfunzionamento del bancomat: una problematica che sta mettendo in difficoltà decine di cittadini ogni giorno.

Un disservizio che colpisce tutti

L’ufficio postale di Caluso, aperto dal lunedì al sabato dalle 8.20 alle 13.35, continua a garantire le operazioni direttamente dal personale allo sportello. Tuttavia, per chi non può recarsi fisicamente negli orari di apertura, il bancomat rappresentava una risorsa fondamentale. Questo è particolarmente vero per i tanti pensionati che necessitano di prelevare contante in qualsiasi momento della giornata, o per i giovani che si muovono a orari più flessibili e spesso lavorano durante le ore di apertura dell’ufficio postale.

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Ciò che rende la situazione ancora più assurda è che solo pochi anni fa l’ufficio postale di Caluso era stato trasferito dalla vecchia sede di via Montello alla nuova struttura di via Guala, con un investimento notevole finalizzato a migliorare l’efficienza del servizio, soprattutto considerando l’aumento dell’utenza locale. Caluso, infatti, si trova a gestire un flusso di cittadini cresciuto anche a causa della chiusura o della riduzione degli orari di apertura degli uffici postali nei comuni limitrofi più piccoli.

Tuttavia, questo apparente investimento nell’efficienza sembra essersi arrestato bruscamente con il malfunzionamento del bancomat, una problematica che sta mettendo in difficoltà decine di cittadini ogni giorno. Molti si trovano costretti a recarsi in altri comuni per effettuare semplici prelievi di contante, perdendo tempo e subendo disagi. Per un servizio pubblico come quello delle Poste, che dovrebbe essere un punto di riferimento per la comunità, questa situazione appare paradossale.

I risvolti di un disservizio: un danno economico e sociale

I disservizi come questo non hanno solo un impatto pratico, ma minano anche la fiducia che i cittadini ripongono in un’istituzione storica come Poste italiane. Quando un semplice prelievo di denaro diventa un’impresa, il rischio è che i clienti, soprattutto i più giovani e quelli maggiormente avvezzi alle nuove tecnologie, si rivolgano sempre più a servizi bancari online, o a sistemi di pagamento elettronico più moderni, abbandonando gradualmente l’uso degli sportelli postali tradizionali.

Ufficio poste Italiane di Caluso.

Ma il problema non riguarda solo i giovani. Per gli anziani, che spesso fanno affidamento sui contanti e non hanno dimestichezza con i pagamenti digitali, la situazione è ancora più grave. Per loro, la mancanza di un bancomat funzionante può significare lunghe file in ufficio postale, viaggi scomodi verso altre località o persino difficoltà nel gestire le spese quotidiane.

Il caso del bancomat di Caluso è emblematico di una situazione più ampia che riguarda la gestione delle Poste in Italia: una realtà che punta a innovarsi ma spesso lascia scoperti i bisogni più semplici e immediati dei cittadini. Se davvero Poste italiane vuole essere, come sostiene la sua campagna pubblicitaria, “al fianco delle persone”, è necessario che dia risposte concrete e tempestive, soprattutto in un piccolo centro come Caluso, dove il bancomat rappresenta molto più di un semplice sportello automatico: è un servizio essenziale per la vita quotidiana di molti.






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