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Pensioni, in Italia prima dell’età prevista #finsubito prestito immediato


Omnia Is
DOMANDA DI INTEGRAZIONE SALARIALE DEL FONDO SOLIMARE

 

Con il messaggio Inps del 25 settembre scorso, n. 3158, l’Istituto di previdenza ha comunicato che, dal 30 settembre 2024, è stato rilasciato sulla piattaforma Omina Is il nuovo servizio di presentazione della domanda di assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo di solidarietà per il settore marittimo Solimare.
In questa prima fase, i datori di lavoro e i loro intermediari potranno utilizzare sia il nuovo servizio sia il precedente applicativo, la cui dismissione sarà comunicata con un successivo messaggio.
Gli interessati potranno accedere al nuovo servizio dall’area tematica “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”. Dopo l’autenticazione, dal menu delle applicazioni scegliere la voce “Cig e Fondi di solidarietà”, quindi “Omnia Integrazioni Salariali”.

 

Pensionati
DICHIARAZIONE DEI REDDITI DA LAVORO AUTONOMO

Con il messaggio Inps del 19 settembre scorso, n. 3077, l’Istituto di previdenza, ha fornito chiarimenti in merito all’individuazione dei pensionati tenuti alla comunicazione dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nel 2023.
In particolare, i titolari di pensione con decorrenza compresa entro il 2023, soggetti al divieto di cumulo parziale della pensione con i redditi da lavoro autonomo, devono dichiarare entro il 31 ottobre 2024 (data di scadenza della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023) i redditi da lavoro autonomo conseguiti nel 2023.
Il messaggio, inoltre, specifica quali sono i pensionati esclusi dall’obbligo di dichiarazione, in quanto non soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, e fornisce informazioni:
sulle pensioni di inabilità/invalidità per gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici;
sulla dichiarazione per gli iscritti all’Inpgi;
sulla dichiarazione per i pensionati che svolgono lavoro sportivo;
sui redditi da dichiarare;
sulla modalità di presentazione della dichiarazione.

 

Chiarimenti
FONDI DI SOLIDARIETA’ E PRESTAZIONI DI ESODO

Con il messaggio Inps del 18 maggio 2022, n. 2099, l’Istituto di previdenza ha fornito le indicazioni operative nei casi di retribuzioni percepite successivamente alla data di cessazione del rapporto di lavoro e non considerate al momento della liquidazione in via definitiva della pensione e di contribuzione presente nell’estratto conto contributivo, ma non valutata al momento della liquidazione definitiva della prestazione.
Con il successivo messaggio Inps del 19 settembre scorso, n. 3078, l’Istituto di previdenza ha comunicato ulteriori indicazioni operative, in merito alla possibilità di ricostituire le prestazioni di esodo, di rideterminare l’importo della prestazione e la sua scadenza, in presenza di contribuzione accreditata a seguito di istanza presentata successivamente all’accesso in esodo come, ad esempio, per la domanda di accredito figurativo per il servizio militare o per la richiesta di riscatto/ricongiunzione, non valutata né ai fini della verifica del diritto né della quantificazione dell’importo.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Rilascio nuove funzionalità
ACCERTAMENTO SANITARIO DIPENDENTI PUBBLICI

Con il messaggio Inps del 24 settembre scorso, n. 3138, l’Istituto di previdenza ha comunicato che sono disponibili nuove funzionalità nel servizio “Richiesta di accertamento sanitario per dipendenti pubblici, che consentono di semplificare e velocizzare la presentazione delle domande di accertamento sanitario.
In particolare, il messaggio descrive nel dettaglio le seguenti novità:
l’introduzione dell’istanza di aggravamento e dell’istanza di interdipendenza;
la compilazione del campo “Periodo di comporto definito dal Ccnl” diventa facoltativo per le istanze di causa di servizio (Prima Istanza, Aggravamento, Interdipendenza);
al momento della presentazione delle domande di “Rivedibilità”, ora il sistema ricorda l’eventuale “Data prevista di revisione”, se fissata dalla commissione in fase di redazione del verbale di Prima Istanza;
la creazione di una nuova sottosezione “Contatti della Cmv”;
la modifica della frase riportata all’utente se il sistema non rileva domande in “stato chiusa” a cui agganciare la rivedibilità o l’aggravamento selezionato;
la compilazione del campo “Residuo giorni di malattia nel periodo di comporto” diventa facoltativo per le istanze di causa di servizio (Prima Istanza, Aggravamento, Interdipendenza).

 

Civ Inps
DELIBERATI TRE IMPORTANTI ATTI

ll 24 settembre scorso, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps ha deliberato tre importanti atti. Con la delibera n. 15 ha approvato la Nota di assestamento al bilancio preventivo finanziario generale di competenza e cassa ed economico-patrimoniale generale per l’esercizio 2024, che prevede una sostanziale conferma del risultato di esercizio negativo pari a 9,2 miliardi di euro, una importante crescita di 12, 7 miliardi dei trasferimenti dallo Stato a fronte dei maggiori sgravi contributivi, che in totale ammontano a 31 miliardi di euro, facendo passare i trasferimenti complessivi da 169 a 182 miliardi di euro.
L’Assestato prevede inoltre una crescita delle entrate da contribuzione di 2,4 miliardi rispetto al preventivo. Cala la previsione relativa al patrimonio netto, che in confronto al valore di inizio anno, che ammontava a a 29,8 miliardi, passa ad una previsione assestata di 25 miliardi.
Con la delibera n.17, il CIV ha dettato alcuni importanti indirizzi in materia di Vigilanza ispettiva e documentale, che dovranno essere attuati dagli Organi di amministrazione e gestione dell’Inps. In considerazione della prossima assunzione di oltre 400 ispettori di vigilanza entro l’anno, dovrà essere garantito l’inserimento tempestivo ed efficace delle nuove forze, anche per far fronte all’assottigliarsi dell’organico attuale, che vedrà un’ulteriore fuoriuscita degli ispettori attualmente in servizio, ridotti a circa 800. La vigilanza Inps dovrà fronteggiare alcune sfide, prime fra tutte la lotta al lavoro irregolare, ai serbatoi di manodopera utilizzati nella catena degli appalti, e al dumping contributivo, che avvantaggia sul mercato le aziende che evadono, penalizzando i soggetti che rispettano le regole, migliorare l’accertamento e il recupero dei contributi evasi. Per far questo, andranno valorizzate appieno le banche dati e la tecnologia Inps in termini di effettiva interoperabilità, rendendole fruibili alle PA e alle Forze dell’Ordine, e la competenza riconosciuta in questi anni ai Funzionari Inps, valorizzando una stretta collaborazione con gli Organi giurisdizionali nell’azione di contrasto alla criminalità economica ed all’evasione contributiva. Un’attenzione particolare va riservata all’efficacia della lotta al fenomeno del pagamento dei contributi Inps tramite compensazioni con crediti inesistenti, a tutela dei lavoratori ma anche del mercato. Infine il Civ, sulla base dell’attività conoscitiva sul lavoro in agricoltura già intrapresa nel 2023, richiede una specifica attenzione al funzionamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, in modo da superare le criticità riscontrate e rafforzare i sistemi di premialità per le aziende che rispettano le regole.
Da ultimo, con la deliberazione n. 16, il CIV ha approvato la modifica al Piano integrato di attività e organizzazione 2024-2026, integrandolo con il Piano di Formazione per il corrispondente triennio, quale strumento strategico per la crescita professionale dei lavoratori dell’Istituto e quindi per migliorare ulteriormente i servizi ai cittadini.

 

Welfare
IN ITALIA IN PENSIONE PRIMA DELL’ETA’ PREVISTA

Secondo il Rapporto annuale dell’Inps nel nostro Paese l’età effettiva di uscita dal lavoro è di 64,2 anni invece dei 67 previsti per l’età di vecchiaia. Grazie anche alle varie forme di anticipo introdotte negli ultimi anni – come Quota 103, Opzione Donna o l’Ape sociale – che hanno contribuito a far aumentare il numero di chi sceglie di ritirarsi prima.
A questo poi si associano i livelli di importo delle pensioni ancora generosi e superiori di quasi 14 punti a quelli della media europea mette a rischio il sistema.
Tuttavia questo fenomeno non è un qualcosa che riguarda solo l’Italia: in Germania l’età per la pensione di vecchiaia è 65,9 anni e quella effettiva 64,2, in Spagna i dati sono 66,2/64 e in Grecia 67/63,8.
Inoltre, sempre in tema di previdenza, segnala l’ultimo rapporto annuale dell’Inps, fra i fattori che preoccupano c’è l’andamento demografico: tra il 1960 e il 1965 sono nati circa un milione di bambini l’anno mentre in questi ultimi anni si è scesi sotto quota 400mila.
Nei prossimi otto anni la grande maggioranza di queste persone andrà in pensione e nel nostro sistema a ripartizione questi assegni andranno pagati con i contributi di chi resterà al lavoro, a meno di incrementare ulteriormente i trasferimenti dello Stato.

 

Carlo Pareto

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