La Legge di Bilancio per l’anno finanziario 2024 (legge n. 213/2023) ha previsto, a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, un’agevolazione per l’acquisto della carta destinata alla stampa.
Si tratta del Bonus Carta – di cui vi avevamo già parlato – ovvero di un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute, rispettivamente, negli anni 2023 e 2024, per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, pari a 60 milioni di euro per ciascun anno, nel limite delle risorse stanziate.
Attenzione, però: il credito d’imposta non è cumulabile con i contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, relativi alla testata o alle testate per le quali si richiede il presente credito d’imposta, né con ogni altra agevolazione prevista da normativa statale, regionale, locale o europea, ovviamente in relazione alle spese destinate all’oggetto stesso del finanziamento.
Con la Circolare n. 2 del 10 settembre 2024, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria fornisce anche tutti i chiarimenti utili alle tempistiche di presentazione delle domande.
Relativamente alle tempistiche, nel punto 6, alla voce “Termine per la presentazione delle domande” è specificato che per l’anno 2024, dal 19 novembre al 19 dicembre 2024; per l’anno 2025, dal primo al 31 ottobre 2025.
I BENEFICIARI. Possono accedere all’agevolazione le imprese editrici di quotidiani e periodici aventi la sede legale in uno Stato dell’Unione Europea o nello spazio economico europeo; la residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici; l’indicazione, nel Registro delle imprese, del codice di classificazione Ateco “58 attività editoriali” con le seguenti specificazioni: 58.13 (edizione di quotidiani) e 58.14 (edizione di riviste e periodici); l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; non essere sottoposte a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.
Fonte: informazioneeditoria.gov.it
Foto di Dzha su Unsplash
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