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In Sicilia, nonostante alcuni fenomeni piovosi localmente intensi, gli invasi sono ormai vuoti. Ma qual รจ lo stato delle risorse idriche nel resto dell’Italia? La risposta nell’Osservatorio settimanale Anbi del 24 settembre 2024
Secondo lโEuropean Severe Weather Database sullโItalia si sono abbattuti 152 eventi meteo estremi negli scorsi 7 giorni (34 tornado di cui 31 al Sud, 115 nubifragi, 3 eventi di grandine grossa sul Meridione), cioรจ circa la metร di quelli avvenuti in tutto il 2010 (310). Considerando il periodo tra il 1ยฐ gennaio ed il 15 settembre, il numero degli eventi estremi del triennio 2022-2024 (5934) ha superato del 130%, il totale di quelli del triennio precedente 2019-2021 (2580).
In questo quadro generale il report settimanale dellโOsservatorio Anbi sulle Risorse Idriche segnala che in Sicilia, nonostante alcuni fenomeni piovosi localmente anche intensi, gli invasi sono ormai vuoti: le ultime rilevazioni pubblicate parlano di un volume residuo di quasi 195 milioni di metri cubi, ma solamente 66,15 sono utilizzabili; dei 29 bacini artificiali presenti sullโIsola, 9 sono โasciuttiโ, 10 hanno utilizzabile meno di 1 milione di metri cubi dโacqua e ben 16 meno di 5 milioni. LโAutoritร di Bacino prevede che, salvo piogge straordinarie, tra i mesi di novembre e gennaio si esauriranno completamente le disponibilitร idriche.
ยซLa situazione siciliana รจ atavica e complessa: la gran parte degli invasi sono a riempimento pluriennale e quindi abbisognano di piogge diffuse; inoltre necessitano di manutenzione straordinaria per essere riportati alla capacitร originale e vanno completati gli schemi idrici per distribuire la risorsa idrica alle campagneยปย informa Francesco Vincenzi, Presidente dellโAssociazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela dei Territori e delle Acque Irrigue (Anbi).
Osservatorio Anbi sulle risorse idriche
Vediamo in dettaglio la situazione regionale riportata nell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche del 24 settembre 2024.
Negli scorsi giorni molti sono stati i territori lungo lo Stivale, messi in ginocchio dalle piogge: violentissime sono state quelle cadute sulla fascia litoranea della Toscana, soprattutto tra le province di Pisa e Livorno, con cumulate che hanno raggiunto in poche ore i 224 millimetri a San Vincenzo e mm. 221 a Castagneto Carducci; a Montecatini Val di Cecina, le acque del torrente Sterza, in sole 3 ore, sono cresciute di 5 metri prima di esondare (fonte: SIR-Servizio Idrologico Regionale), mentre la Cecina a Riparbella ha segnato + m.7 in 5 ore! La conseguenza sono due vittime e danni enormi ai preziosissimi vigneti di Bolgheri, devastati dal fango. Come prevedibile, i livelli dei fiumi toscani sono tutti in crescita e sopra le medie mensili, tranne la Sieve; cresce anche lโOmbrone, che raggiunge la portata di 30 metri cubi al secondo dopo che per mesi ha ristagnato al di sotto del Deflusso Minimo Vitale (mc/s 2).
La Puglia รจ stata flagellata dai tornado (ben 4 in una settimana) e dalle โbombe dโacquaโ, tra cui quella che ha allagato Taranto (in mezzora, quasi 30 millimetri di pioggia) o i mm.123 caduti in meno di due ore sulla leccese Taviano; la regione, perรฒ, permane in crisi idrica. I bacini sono praticamente vuoti (restano disponibili solo 43,29 milioni di metri cubi): la diga piรน grande a servizio delle campagne della Capitanata (Occhito con una capacitร di 250 milioni di metri cubi) da tempo non eroga piรน acqua per irrigazione. Unica nota positiva del maltempo รจ il leggerissimo incremento dei volumi trattenuti, che da un paio di settimane viene registrato nellโinvaso Capacciotti.
Nel Salernitano, in Campania, si sono registrate cumulate di mm. 105 in 5 ore; non sembrano perรฒ destare particolari preoccupazioni nรจ il fiume Sarno, nรฉ i bacini dellโarea cilentana, mentre crescono soprattutto il Garigliano ed il Volturno.
In Veneto nubifragi hanno colpito il Padovano (mm.147,8 in 3 ore su San Martino di Lupari), il Vicentino (su Grumolo delle Abbadesse, cm.130 in 7 ore) ed il Trevigiano (su Treviso, mm. 73 in 2 ore e mezza).ย ย ย ย La portata del fiumeย Piave รจ cresciuta per una decina di ore, registrando un picco di 137,74 metri cubi al secondo (oltre mc/s 100 in piรน rispetto al giorno precedente), mentre il Bacchiglione รจ arrivato a toccare mc/s 125,52 da una portata media giornaliera di mc/s 18,59 ed il Muson dei Sassi รจ schizzato in poche ore da mc/s 1,18 a mc/s 70.
Anche la Bergamasca ed il Mantovano in Lombardia (mm.80 di pioggia in poche ore) sono state tra le vittime della nuova violenza climatica; cresce il fiume Adda, la cui portata arriva a sfiorare i 171 metri cubi al secondo. Le riserve idriche nella regione tornano ad essere superiori di oltre il 18% alla media.
I livelli dei โgrandi laghiโ settentrionali sono in decrescita, ma i rilasci verso valle restano molto abbondanti, soprattutto per Sebino e Lario.
Al Nord, in Valle dโAosta vanno riducendosi le portate della Dora Baltea, mentre restano stabili quelle del Lys.
Sono tutti in crescita, invece, i fiumi del Piemonte (solo la Toce rimane sotto ai valori medi del periodo): la portata del Tanaro raggiunge +42% sulla media, mentre quella della Stura di Demonte tocca +80%.
ร โa singhiozzoโ lโandamento del fiume Po, che haย valori di portata in calo nel tratto lombardo-emiliano, mentre risulta crescente nei rilevamenti piemontesi cosรฌ come presso il delta, a Pontelagoscuro, dove i flussi si mantengono sopra le medie storiche.
Dopo lโalluvione della settimana scorsa, i flussi in alveo dei fiumi dellโEmilia centrale e della Romagna tornano su valori piรน in linea con quelli tipici del periodo: il Savio registra mc/s 1,94 (il 18 Settembre la portata media era mc/s 50!), il Lamone รจ a mc/s 2,98 (aveva toccato mc/s 33,10), Secchia ed Enza portano rispettivamente mc/sย 14,59 e 12,62 (fonte ARPAE). Restano invece sotto media i fiumi della fascia occidentale della regione (Taro e Trebbia).
Scarica i dati degli ultimi rilievi della falda in Emilia-Romagna
In Liguria violente piogge hanno colpito principalmente la zona del Savonese (mm.70 in 3 ore sulla cittร capoluogo), senza perรฒ provocare gravi conseguenze sui livelli dei corsi dโacqua Cetimbro e Sansobbia; crescono le altezze idrometriche sia dei corpi fluviali di Levante (Entella, Vara e Magra) che a Ponente (Argentina), superando le medie di Settembre.
Nelle Marche risultano in crescita i livelli dei fiumi Potenza, Esino e Sentino, mentre calano quelli del Tronto; le piogge intense delle scorse settimane hanno rimpinguato gli invasi, che registrano una crescita di quasi 500.000 metri cubi nei volumi trattenuti.
In Umbria le cumulate pluviometriche maggiori si sono registrate al confine con la Toscana: 60 millimetri sono caduti su Cittร della Pieve e nella zona del lago Trasimeno, il cui livello perรฒ pare non averne tratto beneficio, visto che รจ inchiodato a m. -1,56 come la settimana passata; crescono invece le portate fluviali di Topino, Paglia, Chiascio.
Nel Lazio, rispetto alla scorsa settimana, รจ in crescita soprattutto la portata del fiume Velino nel reatino; il livello del lago di Nemi guadagna solamente un centimetro, nonostante le perturbazioni.
Scendendo a Sud, anche in Basilicata gli invasi conservano sempre meno acqua: -7 milioni e mezzo di metri cubi in una settimana; il bacino di monte Cotugno ne trattiene ormai poco piรน di 69 milioni contro una capacitร dโinvaso pari a ben mln. mc.482!
Infine รจ anomala รจ la condizione della Calabria, dove aumentano i flussi nei fiumi Coscile (mc/s 51,63) ed Ancinale (mc/s 231).
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