Restauro del viadotto Slizza III: tecnologie e ponteggi Euroedile #adessonews

L’importante intervento di riqualificazione e restauro del viadotto Slizza III, costruito nel 1986 lungo l’autostrada A23 Udine-Tarvisio, non solo ha rinnovato la struttura del viadotto, ma ha anche dimostrato l’efficacia di tecnologie all’avanguardia nel campo delle costruzioni.

Le caratteristiche del ponte: una struttura mista acciaio-calcestruzzo

Il ponte è caratterizzato da due impalcati indipendenti con una struttura mista acciaio-calcestruzzo ed una soletta collaborante. I lavori di ripristino sono stati eseguiti in due fasi separate e consecutive, interessando prima la carreggiata destra e poi quella sinistra, coinvolgendo la pila centrale, le spalle, i cordoli e l’impalcato.

L’utilizzo della struttura provvisionale sospesa Flydeck

Per le strutture provvisionali, sono state chiamate in causa, la professionalità e l’esperienza di Ponteggi Euroedile.

Una delle sfide principali che la realtà trevigiana si è trovata davanti, è stata la necessità di mantenere il viadotto aperto al traffico veicolare in entrambe le carreggiate durante i lavori.

Per risolvere questa difficoltà, il punto focale dell’intervento è stato l’utilizzo della struttura provvisionale sospesa Flydeck, brevettata e certificata da Pilosio.

Questa soluzione innovativa ed estremamente sicura è stata scelta per la sua rapidità di installazione che ha comportato una riduzione dei tempi e dei materiali e il conseguente risparmio dei costi.

Un piano di lavoro sospeso con portata 1.500 N/m² e altre strategie tecniche innovative

Il sistema Flydeck si è dimostrato particolarmente adatto per questo lavoro di manutenzione in quanto è una struttura modulare e fortemente adattabile: per il viadotto Slizza III, Ponteggi Euroedile ha progettato e realizzato un piano di lavoro sospeso con portata 1.500 N/m², a 1.80 metri dall’intradosso del cassone innalzandolo con travi in alluminio alte 25 cm.

La struttura è stata montata seguendo una precisa sequenza, iniziando dalla carreggiata nord e proseguendo con lo smontaggio e il successivo nuovo allestimento per i lavori sulla carreggiata sud: in totale, sono stati installati 7.776 metri quadrati di piano di calpestio.

Per adattarsi alla particolare conformazione del viadotto, Ponteggi Euroedile ha adottato diverse soluzioni ingegnose come disporre trasversalmente le travi rispetto al viadotto per compensare la curva di 470 metri di raggio o compensando l’inclinazione del 5,6% dell’impalcato regolando la lunghezza delle catene di sospensione.

La fase di ancoraggio utilizzata da Ponteggi Euroedile per il restauro del viadotto Slizza III

Particolare è stata la fase di ancoraggio che Ponteggi Euroedile ha utilizzato: sono state impiegate delle catene sul calcestruzzo della struttura portante, predisponendo di piastre saldate sul cassone in acciaio.

Installando le catene ogni tre metri per garantire la portata richiesta, Ponteggi Euroedile ha allestito due file di ponteggi anche sui lati esterni della piattaforma per intervenire facilmente anche sulle parti inclinate.

Oltre 300 m² di ponteggio a telai per il risanamento delle spalle del viadotto

Oltre all’uso del Flydeck, Ponteggi Euroedile ha allestito 300 m² di ponteggio a telai per il risanamento delle spalle del viadotto; in più, è stato montato un ponteggio, sempre a telai, collegato ad una struttura di risalita per i lavori sulla base della pila centrale.

Il restauro del viadotto Slizza III rappresenta un esempio eccellente di come l’innovazione tecnologica possa essere applicata con successo nel campo delle infrastrutture. L’utilizzo del sistema Flydeck, poi, ha permesso di eseguire i lavori in modo efficiente, economico e sicuro, garantendo, allo stesso tempo, la continuità del servizio autostradale.

Questo approccio potrebbe servire da modello per futuri interventi su strutture simili in tutta Italia, come Euroedile ha dimostrato in altre occasioni.

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