In provincia di Frosinone la nuova infrastruttura di Itelyum Regeneration
Il 18 settembre all’Itelyum Regeneration di Ceccano (FR) è stato inaugurato il nuovo impianto pilota di riciclo e recupero di terre rare che tratta magneti permanenti recuperati dai RAEE e da veicoli elettrici. La nuova infrastruttura tratterà magneti permanenti derivati dal disassemblaggio sia di motori elettrici (effettuato da Glob Eco), sia dai RAEE provenienti dagli impianti di trattamento (come Treee), nonché dalla linea di smontaggio automatizzato di hard disk realizzata da OSAI e KU Leuven, integrata nel dimostratore stesso, e che si avvale di tecnologie di IA.
Trattate 20 tonnellate all’anno di magneti permanenti
Nell’impianto verranno trattate oltre 20 tonnellate all’anno di magneti permanenti grazie a un processo idrometallurgico, sviluppato e brevettato dall’Università degli Studi dell’Aquila, che prevede una pulitura (lisciviazione) a basso impatto ambientale delle terre rare attraverso soluzioni acide organiche riutilizzabili fino a cinque volte.
Le tecnologie messe in campo nell’impianto saranno impiegate per uno scale-up industriale nell’ambito di un altro importante progetto denominato INSPIREE, finanziato da CINEA all’interno del programma LIFE e partecipato da un Consorzio formato da Itelyum, Erion, EIT RawMaterials, Glob Eco e Università degli Studi dell’Aquila. INSPIREE sfrutterà il processo idrometallurgico sostenibile con l’obiettivo di trattare, a regime, fino a 2.000 tonnellate di magneti permanenti all’anno, equivalenti a quelle presenti in più di 600.000 motori elettrici e ibridi.
Da questi materiali potranno essere recuperate oltre 500 tonnellate di composti di REE (Rare Earth Elements, ovvero terre rare). Considerando che la produzione europea di magneti permanenti annua è di 1.600 tonnellate, l’Italia sarebbe già in grado di sviluppare una importante catena del valore circolare del riciclo all’interno dei confini europei, riducendo così la dipendenza dalle importazioni extra-UE, soprattutto da Russia e Cina.
Il progetto europeo New-RE
L’iniziativa è all’interno del progetto europeo New-RE, supportato da EIT RawMaterials, che mira ad aumentare la quota di terre rare riciclate a livello europeo garantendo una maggiore sostenibilità economica e ambientale della filiera. Il programma triennale (2022-2024) è sviluppato da un Consorzio coordinato da Erion e formato da altri sette partner: Itelyum, OSAI, KU Leuven, Treee, Smart Waste Engineering, Glob Eco e Università degli Studi dell’Aquila.
Il progetto è stato inserito da Legambiente all’interno del viaggio organizzato dall’associazione ambientalista nei “Cantieri della transizione ecologica”, un percorso che ha l’obiettivo di raccontare progetti ed esperienze che hanno avviato un percorso virtuoso per contrastare la crisi climatica e promuovere l’economia circolare.
Image by Rohit Gupta from Pixabay
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